Pro e contro degli oggetti per il bambino

La varietà di oggetti e attrezzature in commercio per il bambino nei suoi primi mesi di vita mettono i genitori in seria difficoltà. Questa piccola guida vuol riuscire ad individuare gli oggetti utili per lo sviluppo psicomotorio del piccolo e cosa invece è inutile o addirittura dannoso per lo stesso.

 

IL MARSUPIO

E' un supporto molto semplice e facile da usare, offre vantaggi di comodità e funzionalità nelle città dove sono difficili gli spostamenti all'esterno. Si consiglia di non girare il bambino verso l'esterno perchè aumenta il rischio dell'uso scorretto degli schemi motori per lo sviluppo delle competenze psicomotorie. Verso i 4 mesi, quando il bambino diventa più pesante e curioso è il momento di passare alla fascia o al passeggino.

 

LA FASCIA

E' un telo di diverse lunghezze e qualità di tessuto. La fascia corta è normalmente utilizzata per portare il piccolo sul fianco, la fascia lunga permette di portarlo dietro o davanti. All'inizio può risultare difficile apprendere il giusto modo per legarla, ma una volta imparato il metodo porta alcuni vantaggi: influenza positivamente la maturazione delle anche ed ha un effetto positivo sul legame bimbo-genitore. La si può utilizzare dalla nascita fino ai 3 anni circa perchè si adegua perfettamente al corpo e alla crescita del bambino.

IL TAPPETO-GIOCO

E' un quadrato di stoffa di piccole dimensioni con incorporati vari giochini (animaletti, sonagli, specchietti, ecc.). Spesso le dimensioni sono troppo piccole per il bambino che deve rimanerci steso sopra e i giochini incorporati lo limitano nella coordinazione occhio-mano-bocca. Per i bisogni evolutivi la scelta migliore, a 4/5 mesi, è una semplice coperta con giochi e giocattoli "sciolti" adatti alla manipolazione dinamica, che invitano il bambino ad andare a prenderli.

LA SDRAIETTA

Deve essere adattata per garantire il corretto contenimento del corpo del bambino (utilizzare sdraiette dotate di riduttore per i primi mesi che permette un maggior contenimento alla schiena). Può essere indicata già alla nascita, ma solo se il neonato è ben sostenuto. Non dovrebbe essere utilizzata dopo i 7 mesi perchè non rispetta le esigenze del bambino che inizia a voler esplorare l'ambiente e non star fermo in un oggetto. Non si dovrebbe esagerare con l'uso della sdraietta a discapito della posizione "in braccio" che è fondamentale per il rapporto genitore-figlio.

 

I GIOCHI MECCANICI (ES. LA GIOSTRINA)

Se riflettiamo sui bisogni del bambino non c'è un'età in cui i giochi meccanici siano davvero indicati. Per il neonato è fondamentale stare con le persone ed interagire con loro il più possibile quando è sveglio, se si considera che nei primi tre mesi è impegnato nel processo di attaccamento e alla maturazione delle competenze ralazionali. Nei tre mesi successivi iniziano a maturare la coordinazione occhio-mano e la manipolazione. L'oggetto non è quindi adatto perchè non può essere afferrato, essendo lontano dalla presa, e potrebbe diventare pericoloso se posizionato troppo vicino.

 

IL PASSEGGINO

Permette di portare il bambino sdraiato, seduto o semi-seduto, anche per lunghe distanze. Al bambino viene data così la possibilità di seguire le varie attività intorno a sé e quando è stanco può riposarsi o dormire. Ha il vantaggio di avere un tempo di utilizzo molto dilatato: da 3/4 mesi (se viene garantito che il bambino non scivoli e mantenga dritta la schiena con sostegni laterali al tronco (appositi riduttori o un asciugamano arrotolato), fino a 2/3 anni.

 

 

 IL BOX

E' un recinto "morbido" e rappresenta il conflitto più grande fra i bisogni del bambino che dovrebbe imparare a muoversi ed a essere indipendente, e quelli dei genitori. Limita lo sviluppo psico-fisico, anche se per i genitori rappresenta il posto più sicuro e comodo dove lasciare il bambino. La casa dovrebbe essere riprogettata intorno a lui, per lasciarlo libero di circolare e sperimentare in assenza di pericoli.

  

 IL GIRELLO

Non solo è pericoloso e provoca vizi di posizione ai piedi (stare sulle punte), ma ostacola lo sviluppo psicomotorio del bambino, cioè l'acquisizione dell'equilibrio e del "saper cadere", mettendo il piccolo a rischio di incidenti e ritardando il cammino autonomo. Ciò è evidenziato da numerosi studi e in Canada è proibito già da alcuni anni.

 

 

     CONSIGLI E ACCORGIMENTI     

La posizione prona da sveglio (pancia in giù) influenza positivamente lo sviluppo psicomotorio, favorisce il controllo della testa, lo sviluppo della muscolatura della schiena e può prevenire una plagiocefalia occipitale. Viene consigliata prima tenendo in braccio il neonato sulla spalla e sul corpo dell'adulto, poi su un piano (come il fasciatoio o il lettone. Durante questa fase il bambino non deve mai essere lasciato solo! A circa 4/5 mesi, quando il bambino inizia a muoversi di più è il momento di passare al tappeto o di adagiarlo su una coperta.

Sdraiato sul tappeto Dai 4/5 mesi il bambino è pronto per stare sdraiato su una coperta per terra o su un tappeto, dove potrà giocare sulla schiena, rotolare sui fianchi e conoscere il senso dello spazio che esporerà nella fase 6/9 mesi. Offrire al bambino la possibilità di sperimentare il movimento in libertà e sicurezza quando non mangia, non dorme o non sta in braccio, influenza positivamente le sue abilità motorie, la conoscenza dello spazio e l'autostima.

Il cammino con aiuto Considerando l'importanza di allenare l'equilibrio e prendere confidenza col proprio corpo prima di tentare la deambulazione autonoma, è ovvio che mettere il bambino in piedi e provare a farlo camminare con le mani dell'adulto non è d'aiuto. Anzi è controproducente: favorisce movimenti e posizioni viziate dei piedi. Gli togliamo le opportunità che lo renderanno autonomo, la gestione della perdita dell'equilibrio e delle cadute. E' molto meglio a 9/10 mesi mettere a disposizione del bambino poltrone, tavolini bassi (non di cristallo) e stabili con dei giochi sopra. Ciò serve a creare un piano di appoggio con piccoli spazi che permettono al bambino di staccarsi da un supporto ed arrivare a un altro.